Si avvicina la scadenza per fare richiesta del bonus riconosciuto alle famiglie di genitori separati, divorziati o non conviventi, finalizzato a rimborsare l’eventuale quota di assegno di mantenimento per i figli non versata dal genitore obbligato. Questo sostegno economico, atteso da tempo, è stato finalmente reso disponibile per i genitori interessati, ma il termine ultimo per presentare la domanda è fissato al prossimo 31 marzo.

Cos’è il Bonus da 9.600 Euro senza ISEE
Il bonus, istituito dal decreto legge n. 41 del 22 marzo 2021, fa parte del Fondo creato per tutelare i genitori che, nel periodo del Covid, non hanno ricevuto tutto o parte dell’assegno di mantenimento dovuto ai figli. Tuttavia, l’attesa per conoscere i criteri e le modalità per l’erogazione del bonus è stata lunga: è stato necessario aspettare fino al 23 agosto 2022 per ottenere il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

A Chi Spetta il Bonus
Possono fare domanda del bonus i genitori che, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, non hanno ricevuto tutto o parte dell’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore. Non è richiesto l’ISEE, ma entrambi i genitori devono soddisfare determinati requisiti.

Il genitore che intende ricevere il bonus deve:

Risultare convivente con il figlio minore o maggiorenne disabile grave destinatario dell’assegno di mantenimento.
Avere un reddito Irpef non superiore a 8.174 euro nelle annualità a cui fanno riferimento le mensilità non percepite.
Il genitore obbligato al versamento dell’assegno di mantenimento, che non ha adempiuto al proprio dovere, deve soddisfare almeno una delle seguenti condizioni:

Cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per almeno 90 giorni.
Riduzione di almeno il 30% del reddito rispetto al 2019.
Come Fare Domanda e Documenti Necessari
Il termine ultimo per la domanda è il 31 marzo 2024. La domanda può essere presentata tramite l’area personale MyInps, nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, indicata come “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”.

Nella domanda devono essere indicati l’importo di assegno di mantenimento non ricevuto e il nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza epidemiologica. Inoltre, devono essere allegati documenti che attestino il diritto all’assegno di mantenimento, come il provvedimento del giudice.

Se l’assegno spetta per un figlio maggiorenne disabile, è necessaria l’attestazione della disabilità, ma solo se certificata prima del 2010.