Casoria e Frattamaggiore turbate da una serie di episodi di rapina a mano armata perpetrati da tre giovani, tutti di età compresa tra i 14 e i 15 anni. Il loro mezzo di locomozione, un motorino preso in prestito dal nonno di uno di loro, è stato il veicolo per compiere tali azioni criminali. La modalità operativa dei tre giovani era chiara: a bordo dello scooter, avvicinavano i loro coetanei e, minacciandoli con un coltello, si facevano consegnare gli smartphone. Questi atti di violenza hanno suscitato allarme e paura tra gli adolescenti della zona, costringendo le autorità ad intervenire per porre fine a questa pericolosa serie di crimini.

I Carabinieri di Casoria hanno infatti recentemente eseguito un’ordinanza di misura cautelare della permanenza in casa, emessa dal giudice per i Minorenni di Napoli. Questa misura restrittiva è applicata nei confronti dei tre giovani responsabili delle rapine. La loro giovane età aggiunge una sfida particolare alle autorità, che devono bilanciare la necessità di punire e prevenire la delinquenza giovanile con l’obbligo di proteggere i minori.

La dinamica dei colpi e le immagini di videosorveglianza hanno svolto un ruolo fondamentale nell’identificazione dei responsabili. Una volta che i giovani si sono resi conto di essere stati scoperti, hanno confessato apertamente i loro crimini alle forze dell’ordine. Questo atto di autoaccusa potrebbe riflettere una consapevolezza della gravità dei loro atti o forse un segnale di disperazione di fronte alla situazione in cui si sono trovati.