Aperta un’inchiesta sul Rider travolto e ucciso dal treno Circumvesuviana sul passaggio a livello tra San Pietro e Scafati. La vittima è Raffaele Acampora, un rider di 50 anni originario di Sant’Antonio Abate, impiegato nelle consegne a domicilio. L’incidente è avvenuto l’altro ieri sera in una zona di campagna, tra le stazioni di San Pietro e Cangiani della tratta Torre Annunziata-Poggiomarino, territorio di competenza della città di Scafati. Nonostante l’Ente Autonomo Volturno, responsabile delle linee vesuviane, affermi che i segnali luminosi ed acustici erano attivi per segnalare l’arrivo del treno, Acampora avrebbe attraversato il passaggio a livello in modo non sicuro. La Procura di Nocera Inferiore (Salerno) ha avviato un’indagine sull’incidente, poiché la zona dell’investimento rientra nel territorio di Scafati.
Il tragico evento riaccende il dibattito sulle questioni di sicurezza legate ai passaggi a livello senza barriere, ancora presenti in molti piccoli comuni. Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha annunciato che saranno valutate le eventuali responsabilità della società EAV (Ente Autonomo Volturno), evidenziando che, nonostante accordi precedenti per interventi su passaggi a livello pericolosi, la società non ha dato seguito agli interventi programmati. Aliberti afferma che, se necessario, il comune si costituirà in giudizio e manifesta solidarietà e vicinanza alla famiglia del rider.
Anche i sindacati esprimono preoccupazione, sottolineando la pericolosità dei passaggi senza barriere e chiedendo azioni concrete per migliorare la sicurezza in tali punti critici.