L’autopsia condotta sul corpo del medico fisioterapista Mauro Di Giacomo, ucciso brutalmente nei pressi della propria abitazione a Poggiofranco, ha rivelato dettagli scioccanti sulla natura e sull’efferatezza dell’atto criminale perpetrato lunedì sera. Il Professor Francesco Introna, medico legale responsabile dell’autopsia presso il Policlinico, ha riferito che il sessantatreenne è colpito da proiettili sia da distanza ravvicinata che mentre cercava disperatamente di fuggire. Le ferite letali, derivanti dai proiettili, sono solo una parte dei danni rilevati sul suo corpo, che include contusioni, lesioni da oggetti contundenti e fratture probabilmente causate dalla caduta durante il tentativo di fuga.
Gli eventi tragici hanno avuto luogo poco dopo le 20:30 mentre Di Giacomo rientrava a casa, in possesso di alcune buste, dopo aver appena parcheggiato il veicolo. La presenza di diversi bossoli sul luogo del delitto indica uno scenario di violenza intensa. Testimoni hanno riferito di aver udito grida, presumibilmente provenienti dalla vittima, poco prima dei colpi fatali, suggerendo la possibilità di una breve lite.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della questura, si concentrano sull’ipotesi di un omicidio a sfondo personale, escludendo al momento il coinvolgimento della criminalità organizzata. Si ipotizza una possibile vendetta o cause di natura personale come movente del terribile delitto.
Il dottor Mauro Di Giacomo, noto e stimato nel settore della fisioterapia e dell’osteopatia, lavorava presso l’azienda ospedaliero-universitaria locale, lasciando un vuoto insostituibile nella comunità medica e tra i suoi pazienti.
Il cordoglio per questa perdita insensata si diffonde tra coloro che lo conoscevano, mentre l’appello alla collaborazione per risolvere questo caso drammatico viene lanciato alle persone che possono fornire informazioni utili alle forze dell’ordine.