Con l’annuncio dell’arrivo di un piccolo extra di 70 euro in busta paga, molti si domandano già come poter impiegare questa somma inaspettata. In un periodo contrassegnato da incertezze economiche, ogni incremento assume un significato importante, offrendo la possibilità di affrontare imprevisti con una maggiore tranquillità. La prospettiva di qualche soldo aggiuntivo non solo allevia lo stress finanziario, ma permette anche di concedersi qualche piacevole indulgenza. È un promemoria che la vita non si esaurisce nel lavoro e che il suo piacere va gustato in ogni istante.

La stabilità finanziaria, un sogno per molti, potrebbe rimanere tale, ma cogliere queste piccole opportunità offerte dal welfare rappresenta un passo verso un maggiore benessere per i cittadini.

Per il prossimo anno, la manovra di bilancio del Governo offre alcuni interessanti aiuti, soprattutto a lavoratrici con figli. Il rifinanziamento del bonus asili nido e l’esonero dal pagamento dei contributi pensionistici per alcune lavoratrici sono tra le decisioni prese.

In termini pratici, ciò si traduce in un possibile aumento di 70 euro in busta paga per le lavoratrici esentate dai contributi pensionistici.

Il bonus mamma, destinato alle madri lavoratrici, è un beneficio da calcolare considerando le nuove aliquote Irpef. Tuttavia, non avrà effetti per coloro che hanno un reddito annuo di 35.000 euro. Il bonus è esteso a tutte le lavoratrici dipendenti, inclusi coloro che svolgono lavori part-time.

Per accedere a questa agevolazione, è necessario avere almeno due figli, fino al decimo anno del più giovane; nel caso di tre o più figli, si può ottenere fino al diciottesimo anno dell’ultimo nato. Purtroppo, alcune categorie, come le lavoratrici domestiche, le libere professioniste, le disoccupate e le collaboratrici occasionali, non rientrano in questa misura.

Il bonus dovrebbe essere riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro per i prossimi due anni, senza la necessità di richiesta esplicita. L’esonero contributivo ha un limite massimo di 3.000 euro, fungendo da tetto per redditi più elevati.