Uno sguardo attento al panorama delle pensioni italiane rivela una situazione critica che richiede un’analisi approfondita. La recente proiezione condotta dal dipartimento previdenza della Cgil e dello Spi ha rivelato un taglio significativo nella rivalutazione degli assegni pensionistici per il biennio 2023-2024. Secondo questa analisi, i pensionati dovranno affrontare una riduzione sostanziale nei loro assegni, con impatti che si riflettono su diverse fasce di reddito pensionistico.
L’aspetto più preoccupante di questa prospettiva è l’entità dei tagli che, se proiettati sull’aspettativa di vita media, generano riduzioni consistenti nelle entrate dei pensionati. Per esempio, si prevede che un taglio di 962 euro riguardi una pensione lorda di 2.300 euro, con un’immediata riduzione a 1.786 euro netti. Tale riduzione, proiettata su diverse fasce di pensionamento, arriva a toccare importi considerevoli, come i 4.849 euro lordi per un assegno di 3.840 euro (netto 2.735 euro).
Le conseguenze di questa manovra economica del governo sull’intero sistema previdenziale italiano saranno al centro di un incontro tra Spi Cgil e Cgil Puglia, programmato a Bari. Durante questo incontro, saranno anche presentati dati relativi alle pensioni in Puglia, evidenziando un divario di circa 400 euro rispetto alla media nazionale per il settore privato.
Parallelamente a questa discussione, l’evento coincide con un’importante inaugurazione: un murales dedicato alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Questo murales, creato dall’artista Giuseppe D’Asta, con oltre trenta opere d’arte pubblica nella zona metropolitana di Bari, sarà presentato al primo piano della sede di Cgil Puglia.
All’incontro parteciperanno figure di spicco come la segretaria nazionale dello Spi Cgil Tania Scacchetti, il segretario generale dello Spi Puglia Gianni Forte e la segretaria generale di Cgil Puglia, Gigia Bucci. Sarà un’occasione cruciale per mettere in luce gli impatti di queste decisioni sulle condizioni di vita dei pensionati e per discutere potenziali azioni e soluzioni per mitigare tali tagli.
Infine, è essenziale comprendere come la rivalutazione prevista per il 2023 influenzerà effettivamente i cedolini pensione di dicembre. La normativa attuale prevede un aumento del 100% (0,8%) solo per le pensioni fino a quattro volte il minimo, con percentuali decrescenti al crescere dell’importo pensionistico. Questa diversificazione nelle fasce di rivalutazione mira a stabilire una maggiore equità nell’aumento degli assegni pensionistici, tenendo conto della diversità delle pensioni percepite.





