Le truffe legate agli incidenti stradali sono in costante aumento, con bande di truffatori che sfruttano il timore e la buona fede delle vittime. In particolare, la “truffa del finto incidente” continua a minacciare gli automobilisti, costringendoli in situazioni di estrema vulnerabilità e confusione. Recentemente, un ennesimo episodio ha messo in evidenza la pericolosità di questa pratica fraudolenta. Una donna di circa 60 anni, alla guida della sua “Fiat 500”, è infatti finita vittima di un tentativo di truffa orchestrato a Quarto Flegreo da due individui che hanno simulato un tamponamento. La truffa è ben nota e prevede l’intenzionale provocazione di un finto incidente stradale, seguito da richieste di risarcimento per presunti danni riportati al veicolo della vittima.

I truffatori, interpretando il ruolo di vittime innocenti, accusano l’automobilista coinvolto nel presunto incidente, sostenendo che quest’ultimo debba risarcire i danni per evitare problemi con le compagnie assicurative. Una situazione già di per sé angosciante si è trasformata in un incubo per la vittima, che, sopraffatta dalla paura, è stata costretta a cedere, subendo così una truffa in piena regola.

Gli eventi hanno avuto luogo in diverse località della zona, con i truffatori operanti prima in una zona denominata “Montagna Spaccata” e successivamente spostatisi verso la rotonda di via Masullo, coinvolgendo anche i territori di Quarto e Monterusciello. La tecnica utilizzata da questa pericolosa banda di malintenzionati rimane costantemente la stessa: provocare un incidente stradale minore, accusare l’automobilista coinvolto e richiedere un pagamento immediato per “risolvere” la situazione.

Questa pratica è estremamente ingannevole e mette a repentaglio la sicurezza degli automobilisti. Molte vittime, spaventate e confuse, finiscono per cedere alle richieste dei truffatori, privandosi di somme di denaro in un tentativo di evitare problemi legali e proteggere il proprio status assicurativo.