La manovra di bilancio proposta dal governo Meloni ha destato notevole interesse per le molteplici novità e conferme riguardanti diverse aree di sostegno e incentivi. Tra le misure che spiccano, si evidenziano soprattutto quelle a favore delle famiglie in situazioni di difficoltà economica e quelle volte a promuovere l’occupazione e agevolazioni fiscali per determinate categorie di lavoratori.
Una delle novità più rilevanti è il rafforzamento del bonus destinato alle famiglie più svantaggiate per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. La misura, posizionata all’inizio della manovra subito dopo l’articolo dedicato ai risultati differenziali del bilancio dello Stato, si rifà alla già esistente social card “Dedicata a te”. Questa carta fornisce un contributo all’acquisto di generi alimentari per famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro, con un tetto massimo di 382,5 euro per nucleo familiare. Tuttavia, alcune restrizioni sono applicate, come l’esclusione degli acquisti di alcolici e l’inapplicabilità del contributo a famiglie che usufruiscono di misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
La manovra rifinanzia la carta con 600 milioni, inclusi i 100 milioni precedentemente erogati come contributo all’acquisto di carburante. Oltre a questo, si conferma il sostegno ai mutui prima casa per giovani coppie e genitori single, offrendo una garanzia pubblica fino all’80% del valore del mutuo, esentando dalle imposte di registro e ipotecaria e concedendo un credito d’imposta pari all’ammontare dell’IVA versata.
Per quanto riguarda le bollette, il bonus sociale sarà esteso anche nel primo trimestre del 2024, con uno stanziamento di 200 milioni. L’Autorità per l’energia avrà il compito di ridefinire i criteri tenendo conto delle risorse disponibili, attualmente assegnate alle famiglie con ISEE massimo di 15.000 euro, oscillando da 32 a 47 euro mensili a seconda della composizione familiare.
Un’altra rilevante novità riguarda il sostegno alle famiglie, includendo un mese di congedo parentale retribuito al 60%, esteso a coloro che non avranno completato il congedo obbligatorio entro il 31 dicembre dell’anno in corso.
Sono state introdotte anche agevolazioni fiscali per i premi di risultato e la partecipazione dei lavoratori agli utili dell’impresa, con una tassazione agevolata al 5% per dipendenti con una retribuzione annua massima di 80.000 euro, limitando l’erogazione del premio agevolato a un massimo di 3.000 euro.
Il settore turistico e della ristorazione beneficerà di uno sgravio fiscale per gli straordinari e il lavoro svolto durante i giorni festivi, applicando una tassa agevolata del 15% per le ore lavorate in tali circostanze, destinata a dipendenti con un reddito inferiore a 40.000 euro nel 2023.
Infine, un bonus contributivo per le mamme lavoratrici con almeno due figli permetterà uno sconto sulla quota dei versamenti INPS a carico del lavoratore, con uno sconto massimo di 3.000 euro l’anno, contribuendo a un aumento mensile lordo delle retribuzioni di massimo 230 euro per tredici mensilità.