Nel 2024, il tanto discusso bonus di 100 euro in busta paga per i redditi fino a 15.000 euro sarà confermato, ma con alcune nuove regole che influiranno sui requisiti d’accesso. Questa modifica è parte di un disegno di riforma dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) che includerà l’accorpamento dei primi due livelli di tassazione. In precedenza, il bonus di 100 euro in busta paga era concesso ai lavoratori dipendenti la cui imposta lorda superava le detrazioni per lavoro dipendente, senza ulteriori condizioni. Tuttavia, le nuove regole richiederanno che da tale importo sia sottratto un valore fisso di 75 euro. Questo significa che i lavoratori dipendenti dovrebbero avere un’imposta lorda superiore alle detrazioni per lavoro dipendente, ma con una deduzione aggiuntiva di 75 euro.

Questo cambiamento è introdotto per tenere conto delle modifiche nella “no tax area”, ovvero la fascia di reddito in cui i contribuenti non sono soggetti a tassazione. Nonostante la platea dei soggetti beneficiari del bonus rimanga invariata, sarà necessario considerare queste nuove regole durante la gestione delle procedure operative di erogazione del bonus in busta paga.

La riforma fiscale prevede anche l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, con l’applicazione di una tassa del 23% fino a un reddito di 28.000 euro. Inoltre, l’importo delle detrazioni per lavoro dipendente è stato equiparato a quello attualmente riconosciuto ai pensionati, che ammonta a 1.955 euro. Ciò comporta un aumento della no tax area, portandola a 8.500 euro.