Grazie all’efficace lavoro di Spike, il cane antidroga del distaccamento cinofilo di Avellino, un giovane di 20 anni è arrestato mentre tentava di introdurre sostanze illecite nel carcere di Carinola, situato a Caserta. L’individuo si stava preparando a visitare il fratello detenuto quando è scoperto in possesso di circa 350 grammi di hashish e oltre 30 grammi di cocaina, nascosti in modo ingegnoso nelle parti intime. In seguito all’arresto, è messo ai domiciliari. Questo episodio dimostra la costante sfida delle autorità penitenziarie nel contrastare il traffico di droga nelle carceri, con i detenuti che utilizzano sempre più sofisticati stratagemmi.

Il Ruolo di Spike e degli Agenti Penitenziari
L’azione di Spike, il cane addestrato per individuare sostanze stupefacenti, è stata fondamentale per prevenire il contrabbando all’interno del carcere. Questi cani sono preziosi alleati nella lotta contro il traffico di droga e giocano un ruolo chiave nell’assicurare la sicurezza all’interno delle strutture carcerarie. Il giovane arrestato, che cercava di eludere i controlli, è stato scoperto grazie alla competenza degli agenti del gruppo cinofilo e del personale della polizia penitenziaria di Carinola.

L’Apprezzamento dell’Uspp per la Professionalità degli Agenti

Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti, rispettivamente segretario regionale e presidente nazionale dell’Uspp (Unione Sindacale di Polizia Penitenziaria), hanno espresso la loro grande soddisfazione per la professionalità dimostrata dagli agenti nel carcere di Carinola. Nonostante le sfide legate alla carenza di organico, un problema che il sindacato ha ripetutamente denunciato, gli agenti sono riusciti a mantenere l’ordine e la sicurezza all’interno della struttura penitenziaria. Questo è un esempio tangibile del duro lavoro e dell’impegno delle forze dell’ordine nel garantire un ambiente sicuro e controllato nei penitenziari, anche in circostanze difficili.