Le aggressioni nei pronto soccorso stanno diventando sempre più frequenti, rappresentando un allarme crescente per il sistema sanitario. Un ennesimo episodio di violenza è avvenuto presso l’Ospedale Villa dei Fiori di Acerra, dove un paziente, “stufo” di attendere il proprio turno, ha aggredito un infermiere e una guardia giurata. Questo incidente non è altro che l’ultimo di una serie di 64 episodi di aggressione registrati tra le Asl Napoli 1 e Napoli 2 dall’inizio dell’anno.

L’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” ha segnalato l’incidente, sottolineando la gravità di una situazione che sembra sfuggire sempre di più al controllo. Secondo quanto riportato nel loro post, il paziente in questione è arrivato in pronto soccorso con dolore addominale e ha cercato di farsi strada in prima fila. Inizialmente ha insultato il personale infermieristico del triage, poi ha lanciato una sedia verso l’ingresso della sala visite e infine ha aggredito un infermiere e una guardia giurata. Le forze dell’ordine sono allertate e intervenute tempestivamente per sedare la situazione.

Questo triste episodio mette in luce una serie di questioni che affliggono i pronto soccorso di molte strutture sanitarie. In primo luogo, l’aumento delle aggressioni nei pronto soccorso è indicativo di un crescente livello di stress e frustrazione tra i pazienti, spesso dovuto a lunghe attese e all’ansia legata alla propria salute. Tuttavia, è importante sottolineare che nessuna ragione può giustificare l’uso della violenza.

In secondo luogo, il personale medico e infermieristico è sempre più esposto a rischi legati alla propria sicurezza sul posto di lavoro. Lavorare in un ambiente dove l’aggressione è una possibilità costante può avere effetti devastanti sulla salute mentale e fisica dei professionisti della salute. Questi individui sono al fronte nella cura dei pazienti, lavorando instancabilmente per garantire il benessere di tutti, e meritano un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso.