In un contesto di crescente pressione economica sulle famiglie italiane, il Reddito di Cittadinanza si rinnova offrendo un sostegno una tantum da 150 euro per far fronte al caro-vita. Questo sostegno finanziario, originariamente previsto per febbraio, arriverà finalmente ai beneficiari a fine agosto, dopo alcuni ritardi burocratici dell’INPS. Tuttavia, i ritardi sono stati anche accompagnati da un dibattito sulla necessità di estendere la gamma dei destinatari di questo beneficio.

Inizialmente concepito per i lavoratori dipendenti e i pensionati, il sostegno da 150 euro ora si rivolge a un gruppo più ampio di cittadini. Oltre a coloro che ancora ricevono il Reddito di Cittadinanza entro la fine di agosto, il contributo sarà esteso anche ad altre categorie di individui. Questo include i nuclei familiari con minori, anziani oltre i 60 anni e persone disabili. Questi gruppi, considerati “nuclei fragili,” riceveranno direttamente il sostegno tramite il servizio Postepay.

Tuttavia, è importante notare che coloro che sono stati considerati “occupabili” e che avevano precedentemente ricevuto il sostegno, vedranno questa assistenza ridotta o interrotta a partire da agosto. Questa decisione è stata presa per concentrare maggiormente le risorse verso coloro che ne hanno maggiore bisogno.

A partire dal 15 agosto, coloro che stanno ricevendo il sussidio per la prima volta saranno i primi a beneficiare di questo sostegno da 150 euro. Per gli altri titolari, invece, l’accredito avverrà a partire dal 27 agosto.

Per coloro che non rientrano tra i beneficiari del Reddito di Cittadinanza ma che soddisfano i requisiti, vi è ancora un’opportunità di ricevere il sostegno. È necessario indicare un conto corrente bancario e il requisito principale è avere un reddito annuale inferiore a 20.000 euro. La platea dei destinatari si è ampliata per includere titolari di partita IVA, lavoratori autonomi, ricercatori, stagionali, borsisti, impiegati domestici e disoccupati.

Per la maggior parte dei beneficiari, il sostegno sarà erogato automaticamente. Tuttavia, ci sono alcune categorie che dovranno presentare una domanda esplicita, tra cui lavoratori autonomi occasionali, titolari di partita IVA, lavoratori stagionali, attori, collaboratori coordinati e continuativi (Co.co.co).