L’Inps fornisce importanti chiarimenti riguardanti il passaggio dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno Unico Universale (AUU) per le famiglie con figli a carico. Tale fase di transizione verso l’assegno di inclusione ha delle regole specifiche che i beneficiari devono seguire per continuare a percepire il sostegno economico. Un punto fondamentale è che coloro che smettono di percepire il Reddito di Cittadinanza e ricevono anche la quota integrativa di Assegno Unico Universale dovranno presentare una nuova domanda di AUU per poter continuare a ricevere tale beneficio. L’Inps ha fornito questa precisazione per assicurarsi che tutte le famiglie ricevano il supporto adeguato durante la fase di passaggio.
Le famiglie con minori, over 60 e disabili non saranno soggette al limite delle sette mensilità per la percezione del Reddito di Cittadinanza nel 2023. Ciò significa che potranno continuare a beneficiare del reddito di cittadinanza senza restrizioni temporali.
Nel pagamento dell’Assegno Unico, l’Inps considererà come prima priorità la posizione del beneficiario. Se la domanda di AUU è stata presentata nel mese precedente o sono state apportate modifiche, come la presentazione di un nuovo ISEE o l’aggiunta di un nuovo figlio, il pagamento dell’assegno potrebbe subire un lieve ritardo. Tuttavia, i pagamenti saranno più rapidi per coloro che hanno già percepito la prestazione nel mese precedente senza subire alcuna variazione nei 30 giorni precedenti.
L’importo dell’Assegno Unico Universale varia in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico. Vediamo le diverse fasce:
Per ciascun figlio minorenne, l’importo mensile va da 189,20 euro a 54,05 euro. La misura piena di 189,20 euro spetta per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per ISEE superiori, l’importo si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore di 69,7 euro con un ISEE di 40.105,10 euro. Con ISEE superiori a 43.240 euro, l’importo è di 54,1 euro.
Per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni, l’importo va da 91,9 euro a 27 euro al mese nel 2023. La misura piena di 91,9 euro spetta per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per ISEE superiori, l’importo si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore di 34,6 euro con un ISEE di 40.105,10 euro. Per ISEE superiori a 43.240 euro, l’importo è di 27 euro.