Il governo Meloni sta valutando l’introduzione di un nuovo bonus per i pensionati e i lavoratori dipendenti a basso reddito al fine di aumentare le pensioni e gli stipendi e garantire un maggiore potere di acquisto ai cittadini, soprattutto in un momento in cui l’inflazione, seppur in diminuzione, rimane ancora alta e i prezzi dei beni sono elevati. Le modalità di erogazione di questo bonus non sono ancora definite, ma si ipotizza che potrebbe seguire il modello del bonus Renzi di 80 euro mensili o essere una tantum, simile ai bonus introdotti dal governo Draghi di 200 e 150 euro di luglio e novembre dell’anno precedente. Potrebbe anche essere basato sulla revisione della tassazione della tredicesima, con l’idea di ridurre le tasse fino al 15% su questa gratifica.

È probabile che il bonus sarà rivolto principalmente a coloro che percepiscono redditi più bassi e che soddisfano determinati requisiti o si trovano in particolari condizioni. In passato, i bonus una tantum introdotti dal governo Meloni e i tagli del cuneo fiscale sono riconosciuti solo a pensionati e lavoratori con redditi annui entro i 35.000 euro.

L’introduzione del nuovo bonus potrebbe rientrare tra le misure della prossima riforma fiscale e dovrebbe iniziare a essere erogato a partire da gennaio 2024, se la riforma sarà ufficialmente approvata entro l’estate e diventerà legge in autunno. Tuttavia, si sta anche considerando la possibilità di anticipare alcune misure già alla fine dell’anno in corso, soprattutto riguardo alla detassazione della tredicesima, per garantire una gratifica natalizia più sostanziosa ai lavoratori e ai pensionati.