“Due ore e un quarto. Centotrentacinque minuti per recarsi da Torre del Greco a Castellammare di Stabia, prendere un caffè in un bar nei pressi della stazione e ritornare lì dove tutto era iniziato”. È il racconto formulato dal sindaco di Torre del Greco (Napoli) Luigi Mennella che oggi ha deciso di sperimentare sul campo il nuovo piano di servizio delle linee vesuviane dell’Eav, come aveva annunciato al termine di un confronto da remoto con il presidente dell’Ente Autonomo Volturno Umberto De Gregorio.

I partecipanti al “viaggio-test” si sono dati appuntamento alle 9;30 alla stazione centrale della ex Circumvesuviana, in piazza della Repubblica: “L’abbiamo fatto come coloro i quali non hanno un’ora da rispettare – spiega il primo cittadino di Torre del Greco – ovvero senza consultare il programma di esercizio. Arrivati in stazione abbiamo appreso che il treno delle 9:20 era già passato e che avremmo dovuto attendere quello delle 9:54, che ha accusato alla partenza un ritardo di quattro minuti.

Prima sorpresa: rispetto ai tempi di attesa comunicatici da De Gregorio la settimana scorsa, 18 minuti tra una corsa e l’altra, abbiamo dovuto attendere 28 minuti, che sarebbe in effetti 34 minuti da esercizio. Ma il peggio doveva ancora arrivare: nel treno l’aria condizionata era fortissima, con uno sbalzo di temperatura ritengo di almeno 15 gradi. Giunti a Torre Annunziata, una nuova escursione termica, mentre al sole abbiamo dovuto attendere il treno delle 10:18 (in ritardo di due minuti)”.

“Qui ci ha accolti un convoglio stracolmo proveniente direttamente da Napoli, che si è liberato in parte solo alla fermata di Pompei scavi-Villa dei Misteri”. A Castellammare di Stabia il sindaco di Torre del Greco è arrivato alle 10:40 circa. Il primo treno utile per tornare a Torre Annunziata era quello delle 11:01 (poi arrivato con sei minuti di ritardo).