”Non è sempre vero che i professionisti della sanità rifuggono dal lavorare in Calabria. Basta offrire progetti credibili, da parte di istituzioni dalla reputazione solida. Lo dimostra il successo ottenuto dalla call per medici di alto profilo, lanciata dall’Università della Calabria nei primi giorni di maggio e chiusa in meno di un mese. La manifestazione di interesse era rivolta a medici con esperienza accademica, destinati ad entrare nel corpo docente del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali), che andranno a rinforzare il servizio assistenziale nelle strutture sanitarie della provincia di Cosenza. Un ulteriore tassello del progetto Unical per la sanità, che tra pochi mesi inaugurerà il nuovo corso di Medicina interamente erogato nel campus di Rende”. È quanto si legge in una nota dell’Università della Calabria.

”Sono 272 le domande arrivate da parte di altrettanti specialisti – si sottolinea -, pronti a prestare la loro opera nelle corsie dell’ospedale dell’Annunziata e nelle aule e nei laboratori dell’Unical. Disponibilità al trasferimento immediato a Cosenza sono arrivate da tutta Italia: Milano, Napoli, Palermo, Bologna, Roma, Bergamo, solo per citare qualche città. Tra di loro 55 sono professori universitari, 22 primari in ospedali pubblici, 106 sono dirigenti, 28 lavorano in ruoli apicali nella sanità privata e 44 domande arrivano da ‘cervelli di ritorno’, calabresi che lavorano in altre strutture nazionali o estere, anche in posizioni di responsabilità, e vorrebbero rientrare in regione”.

”Come avevamo ipotizzato – ha dichiarato il rettore Nicola Leone – le posizioni di professore e primario hanno destato molto interesse e tanti specialisti qualificati hanno mostrato di credere nel nostro ambizioso progetto. La sfida non è solo quella di strutturare un nuovo corso di laurea, ma di essere protagonisti di un progetto di cambiamento, di grande rilevanza scientifica e sociale, che mira al rilancio della sanità in una zona particolarmente svantaggiata come la Calabria, da cui i medici più validi tendono a fuggire”. ”Noi – ha aggiunto – stiamo provando a ribaltare questa tendenza e a rendere attrattiva la sanità calabrese, creando un positivo effetto di controesodo. Il successo di questa call mostra che l’impresa non è impossibile. Avvieremo, quindi, a breve le procedure per reclutare 6-7 specialisti di alto profilo che prenderanno servizio entro l’anno all’Unical e in reparti chiave all’Annunziata”.