Sono gravemente indiziate per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso le dieci persone arrestate stamane dai carabinieri di Casal di Principe (Caserta). Di loro, cinque sono finite in carcere e cinque ai domiciliari. Il provvedimento cautelare – emesso dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia – si fonda sugli esiti dell’attività d’indagine, protrattasi da agosto 2017 a gennaio 2018, ed eseguita dai carabinieri della Sezione Operativa di Casal di Principe sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. “La complessa rete investigativa – si legge in una nota dell’Arma – ha consentito di monitorare un gruppo di individui dediti all’attività estorsiva nei territori di Casal di Principe, Teverola, Frignano, San Cipriano d’Aversa, Marcianise e Castel Volturno”.

La compagine, ricostituitasi sotto la guida di Mario De Luca storico membro del clan dei casalesi, ha posto in essere un sistema integrato di controllo delle attività commerciali agendo sia direttamente nei confronti dei commercianti che indirettamente tramite l’acquisizione di una tangente sul recupero crediti di somme dovute. In un caso specifico, gli odierni indagati si sarebbero infatti presentati per recuperare un credito presso l’attività di una delle vittime minacciandola di morte e rompendo alcuni macchinari con una mazza da baseball. Le somme sarebbero anche state estorte da soggetti gravati da una difficile situazione economica che, per far fronte alla richiesta, hanno dovuto tramutare il compenso in ceste di generi alimentari e beni di consumo, tangenti richieste per soddisfare esigenze di soggetti carcerati o di altri sodali.

Il gruppo ha dimostrato la sua operatività anche nel settore dei così detti “cavalli di ritorno”, intromettendosi direttamente nella dinamica di restituzione di un’auto rubata nel parcheggio di un grosso centro commerciale. “L’intero panorama info-investigativo emerso ha dunque restituito – ancora la nota – un’immagine di un gruppo pienamente operativo che ha agito, in un contesto di momentaneo vuoto di potere in seno alla camorra casalese, onorando le regole e le logiche caratterizzanti del clan”. Le perquisizioni domiciliari effettuate nelle prime ore della mattinata, durante l’esecuzione delle misure cautelari da parte dei carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, hanno consentito di rinvenire e sequestrare 16.330,00 euro in banconote di vario taglio, raccolte con elastici e custodite in una cassaforte nella disponibilità di uno dei destinatari del provvedimento.