Gli aumenti alle pensioni previsti per il mese di maggio rappresentano una buona notizia per molti pensionati italiani. Secondo la circolare Inps n. 35 del 3 aprile 2023, gli assegni pari o inferiori al trattamento minimo Inps riceveranno un incremento del 1,5% per l’anno 2023, che salirà al 6,4% per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni. Nel 2024, l’aumento sarà pari al 2,7%. La circolare Inps fornisce anche delle tabelle che mostrano come gli incrementi influiranno sui vari assegni pensionistici. Per esempio, chi ha meno di 75 anni e riceve un assegno pari al minimo Inps (cioè 563,74 euro), vedrà il proprio assegno aumentare di 8,46 euro, raggiungendo un totale di 572,20 euro. Ai pensionati di età pari o superiore a 75 anni, invece, l’aumento sarà molto più sostanzioso: l’assegno di chi riceve 563,74 euro salirà a 599,82 euro, grazie a una maggiorazione di 36,08 euro.
Per quanto riguarda l’adeguamento sulla base dell’indice di rivalutazione definitivo, questo sarà effettuato in sede di perequazione per l’anno 2024. Nel caso in cui l’importo mensile complessivo in pagamento sia inferiore al trattamento minimo, l’incremento sarà calcolato utilizzando come base questo stesso importo.
È importante notare che l’incremento è riconosciuto con riferimento all’importo mensile lordo dei trattamenti pensionistici complessivamente goduti dal beneficiario, determinato sulla base della normativa vigente prima della data di entrata in vigore della legge n. 197 del 2022. In altre parole, gli aumenti non tengono conto di eventuali riduzioni che sono state applicate ai trattamenti pensionistici successivamente alla citata data.