La Cassazione ha chiesto la conferma delle condanne per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth nell’ambito del processo per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. La Procura Generale della Cassazione ha evidenziato come ci sia stata una sottovalutazione da parte dei due carabinieri che pensavano di compiere una normale azione di recupero di uno zaino sottratto da due ragazzini. In realtà, nel giro di 20 secondi, il carabiniere Cerciello Rega finì colpito da 11 fendenti che non c’erano alcuna necessità di infliggere, dato che ai due americani era solo chiesto di fermarsi.

Secondo la Procura Generale, le due sentenze di merito ricostruiscono tutta la vicenda che ha portato alla morte del carabiniere Cerciello Rega e i ricorsi delle difese dei due imputati non spostano di un millimetro la ricostruzione di quanto avvenuto. La Procura ha evidenziato come i ricorsi delle difese non offrano alcuna ricostruzione alternativa o giudizi di fatto insindacabili in Cassazione. Di conseguenza, la Procura Generale ha richiesto la conferma delle condanne per Lee Elder Finnegan (24 anni di carcere) e per Gabriele Natale Hjorth (22 anni) accusati di omicidio volontario.

I fatti

L’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega ha suscitato grande indignazione e commozione in Italia. Cerciello Rega era un giovane carabiniere molto apprezzato dai suoi colleghi e dai cittadini per la sua professionalità e il suo impegno a favore della comunità. Il suo brutale assassinio ha rappresentato un grave colpo per le forze dell’ordine e per la società italiana nel suo complesso.

La richiesta della Procura Generale della Cassazione di confermare le condanne per i due imputati rappresenta un passo importante per la giustizia e la verità in questa triste vicenda. È importante che le responsabilità di coloro che hanno commesso questo crimine vengano accertate e che la giustizia sia fatta per la famiglia del carabiniere Cerciello Rega e per la società italiana nel suo complesso.