La scoperta di un distributore automatico che erogava liberamente bevande alcoliche senza la necessità di verificare l’età dell’acquirente da parte della polizia municipale di Napoli è una preoccupante testimonianza dell’accessibilità dei minori alle sostanze alcoliche. La legge italiana prevede che la vendita di alcolici ai minori di 18 anni sia vietata, e la violazione di tale normativa è sanzionata con pene pecuniarie e addirittura con la sospensione dell’attività commerciale.

L’individuazione di un distributore automatico che elude la normativa è una grave mancanza di controllo e sorveglianza da parte delle autorità competenti. La disponibilità di alcolici senza alcuna restrizione di età può rappresentare un rischio per la salute dei giovani, che potrebbero facilmente assumere quantità pericolose di alcol e diventare vittime di comportamenti pericolosi, incidenti stradali, violenza e altre conseguenze negative.

L’intervento della polizia municipale di Napoli, che ha sequestrato il distributore e ha avviato le indagini per rintracciare il responsabile, dimostra l’importanza di una rigorosa applicazione della legge e della sorveglianza da parte delle autorità preposte. Tuttavia, l’episodio solleva anche questioni più ampie sulla necessità di prevenire l’accesso dei minori alle sostanze alcoliche e sulla responsabilità dei genitori e della società nel promuovere un uso responsabile e sicuro dell’alcol.