Il presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, Manuel Ruggiero, ha dichiarato che la presenza di soldati dell’esercito negli ospedali e nei pronto soccorso potrebbe essere una soluzione per arginare il problema delle violenze contro medici e infermieri. Ruggiero sottolinea che la legge approvata due anni fa non è sufficiente, poiché il fenomeno delle aggressioni continua a essere un problema. Dichiara che “solo a Napoli, nel 2019 ci sono stati 105 casi di aggressione contro il personale medico e sanitario, e che nonostante siano diminuite durante la pandemia Covid, negli ultimi anni sono nuovamente aumentate”.

Ruggiero sostiene che la presenza dell’esercito sarebbe una soluzione valida poiché fornirebbe maggiori risorse per la sicurezza. Tuttavia, sottolinea che il problema è da affrontare a 360 gradi, riducendo le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie e aumentando la disponibilità di servizi per evitare gli accessi inappropriati. Così chiede al governo centrale di prendere in considerazione questo problema e di agire per risolverlo.

Ricordiamo che una legge approvata nel 2020 prevede per aggressioni ai danni di medici e personale sanitario la procedibilità d’ufficio, e non per denuncia di parte. Tuttavia, questa legge riguarda solo aggressioni che causano una prognosi di oltre 20 giorni e Ruggiero chiede che essa sia estesa anche a quelle di minore entità e a quelle verbali.