Maxi sequestro del valore complessivo di circa 220mila euro a venti persone legate ai clan operanti nell’area orientale di Napoli, quella vesuviana, oplontina e stabiese. I soggetti indagati avevano omesso di menzionare le loro parentele “scomode” nella dichiarazione presentata all’Inps per percepire il reddito di cittadinanza. Ieri mattina, i carabinieri del gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito l’ordine emesso dal gip del tribunale oplontino, su richiesta della locale procura della repubblica.

ECCO I 20 INDAGATI

I nomi sono riportati dal quotidiano Roma oggi in edicola. Naturalmente sono tutti da considerarsi innocenti fino a eventuali condanne definitive, con le somme sequestrate.

Giulia Di Vuolo (64 anni), di Castellammare di Stabia (8.608 euro).
Rosaria Sentiero (36 anni) di Vico Equense (8.665 euro).
Anna Buonomo (44 anni) di Vico Equense (9.517 euro).
Francesco Guida (32 anni) di Torre Annunziata (6.300 euro).
Antonella Cinque (29 anni) Castellammare di Stabia (20.825 euro).
Vincenzo Schettino (45 anni) Castellammare di Stabia (3.048 euro).
Vincenzo Somma (33 anni) di Torre Annunziata (8.629 euro).
Adriana Luise (27 anni) di Castellammare di Stabia (11.946 euro)
Immacolata Prudele (43 anni) di Napoli (21.171 euro).
Filomena Gargiulo (31 anni) di Castellammare di Stabia (14.156 euro).
Carmela De Nicola (28 anni) di Napoli (15.411 euro).
Giuseppina Batti (47 anni) di Milano (17mila euro)
Carlo Mellone (43 anni) di Torre Annunziata (15.546 euro).
Emilia Mirano (67 anni) di Castellammare di Stabia (5.853).
Maria Concetta Toglia (48 anni) di Napoli (13.485).
Lucia Langella (47 anni) di Torre del Greco (943 euro).
Angela Fiorentino (30 anni) di Torre Annunziata (7.700 euro)
Teresa Scalea (41 anni) Salerno (15.658 euro).
Carmen Sorrentino D’Aniello (28 anni) di Castellammare di Stabia (12.586 euro).
Anna Gargiulo (39 anni) Castellammare di Stabia (882 euro).

I soggetti raggiunti dal provvedimento, tra marzo 2019 e settembre 2021, sono indagati per ipotesi di reati di truffa aggravata per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche e omessa comunicazione delle variazioni di informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o riduzione del reddito di cittadinanza.