Svolta nelle indagini sulle rapine di orologi di lusso che negli ultimi anni hanno colpito diverse località italiane ed europee. La Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), ha eseguito una misura cautelare nei confronti di cinque persone: un arresto in carcere e quattro divieti di dimora in Campania.

I destinatari del provvedimento sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a furti con strappo e rapine di orologi di alto valore economico, commessi sia in Italia (tra Torino, Lucca e la riviera romagnola) sia all’estero, in diverse città della Spagna.

L’arresto di Salvatore Fiorillo junior

A finire in carcere è Salvatore Fiorillo junior, 42 anni, originario di San Giorgio a Cremano. Secondo gli investigatori, l’uomo sarebbe inoltre gravemente indiziato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, avendo agito – secondo la ricostruzione accusatoria – avvalendosi della forza intimidatrice del clan Mallardo.

L’indagine, avviata nel 2019 e conclusa nel 2022, ha permesso di far luce su un articolato sistema criminale dedito a colpi mirati contro turisti e professionisti, con particolare interesse per orologi di pregio. Gli inquirenti hanno ricostruito con precisione diversi episodi, individuando i presunti componenti dell’organizzazione e i rispettivi ruoli operativi.

I provvedimenti del gip e gli altri indagati

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli, accogliendo la richiesta della Dda, ha disposto oltre alla custodia cautelare di Fiorillo, anche il divieto di dimora in Campania per altri quattro soggetti:

Alessandro Ruggiero, 40 anni, di Napoli;

Gennaro Fucci, 61 anni, di Napoli;

Antonio Sarnacchiaro, 37 anni, originario di Marcianise;

un quinto soggetto attualmente sotto indagine per il medesimo reato associativo.

Gli investigatori ritengono che la banda agisse in maniera organizzata e coordinata, pianificando furti e rapine con modalità seriali e professionali, e rivendendo poi la refurtiva sul mercato parallelo europeo degli orologi di lusso.

Indagini e presunzione di innocenza

Il provvedimento cautelare rappresenta la fase iniziale del procedimento penale e si basa su gravi indizi di colpevolezza raccolti nel corso delle indagini.
Tutti gli indagati devono ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione.

Le attività investigative, coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, proseguono per accertare eventuali ulteriori episodi e collegamenti con reti criminali attive anche fuori dal territorio nazionale.