Arriva la stretta sulla movida nel centro storico di Napoli. Il sindaco Gaetano Manfredi firmerà nelle prossime ore una nuova ordinanza urgente che introduce limitazioni orarie per bar, locali e attività commerciali fino al 6 gennaio 2026, giorno dell’Epifania.
Il provvedimento – che, secondo quanto appreso, avrà valenza di 60 giorni – è stato adottato per garantire il diritto al riposo dei residenti e per rispondere alle recenti sentenze del Tribunale civile e del Tar Campania, che hanno imposto al Comune di intervenire contro l’eccessivo rumore notturno nelle aree della movida.
Le principali misure dell’ordinanza
Secondo quanto anticipato da Fanpage.it, l’ordinanza entrerà in vigore nella notte di giovedì 6 novembre e introdurrà le seguenti restrizioni:
Divieto di vendita e somministrazione per asporto di bevande alcoliche e analcoliche dalle ore 22 alle ore 6 del mattino successivo;
Chiusura dei locali e dei pubblici esercizi alle ore 0.30 dalla domenica al giovedì;
Chiusura alle ore 1.30 nei giorni di venerdì e sabato, con 30 minuti di tolleranza per la sistemazione degli spazi esterni;
Riapertura delle attività consentita a partire dalle ore 6;
Intensificazione dei controlli e nuovo monitoraggio acustico nelle zone interessate.
Le strade coinvolte
L’ordinanza, emanata ai sensi dell’articolo 9 della Legge 447/1995 (sulla tutela dall’inquinamento acustico), sarà circoscritta a una parte del centro storico di Napoli, in particolare alle seguenti aree:
Via Domenico Capitelli, Vico Quercia e Vico II Quercia, Via Nina Moscati, Via Cisterna dell’Olio, Vico II e Vico III Cisterna dell’Olio
Si tratta di una zona ad alta densità di locali e attività di somministrazione, nota per la vivace vita notturna e per le frequenti segnalazioni dei residenti legate a rumori e assembramenti.
Le parole del sindaco Manfredi
«Stiamo lavorando su questa ordinanza – ha spiegato Manfredi – anche in conseguenza dei provvedimenti giudiziari che ci sono stati. Sarà un atto contingibile e urgente, necessario per trovare un equilibrio tra diritto al divertimento e diritto al riposo».
La decisione arriva dopo che il Tar Campania ha concesso al Comune 30 giorni di tempo per adottare misure concrete, termine che scade proprio il 5 novembre. L’amministrazione comunale ha annunciato ricorso in appello, ma ha comunque scelto di procedere con un provvedimento immediato per evitare ulteriori sanzioni.





