Un tentativo di condizionare l’attività dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nola, per ottenere l’approvazione di una variante edilizia riconducibile agli interessi del clan camorristico Russo, è stato sventato grazie alla denuncia della direttrice dell’ufficio comunale. L’episodio emerge dall’inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha portato all’esecuzione di 44 misure cautelari (34 in carcere e 10 ai domiciliari).
L’intimidazione alla dirigente comunale
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la funzionaria sarebbe stata avvicinata attraverso intermediari, tra cui Antonio Napolitano, all’epoca consigliere comunale a Nola, ora ai domiciliari. Il messaggio intimidatorio era chiaro:
«Stai attenta, stai esagerando, ti devi fermare».
La richiesta riguardava una sanatoria edilizia per un immobile situato in via Saviano, di proprietà di un esponente di rilievo del clan. La dirigente ha rifiutato di cedere alle pressioni, impedendo così l’illecita autorizzazione.
La nuova strategia estorsiva del clan Russo
Nel corso della conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha illustrato un aspetto particolarmente significativo dell’indagine: l’evoluzione del metodo estorsivo.
Uno dei giovani della famiglia Russo, laureato in ingegneria presso un’università telematica, avrebbe utilizzato il proprio ruolo in uno studio professionale per offrire consulenze e progettazioni imposte con la forza intimidatoria del clan. Estorsioni più sofisticate, mascherate da prestazioni tecniche obbligate.
Gratteri ha definito il clan Russo come una famiglia camorristica di serie A, egemone nell’area nolana, capace di integrare strumenti professionali e forza criminale.
Nuovi rapporti con il clan Licciardi
L’indagine ha inoltre messo in luce un rinnovato collegamento tra il clan Russo e il clan Licciardi, richiamando alleanze criminali risalenti alle guerre di camorra del passato.
Secondo la DDA, i Licciardi si sarebbero affidati ai Russo per:
gestire attività estorsive
controllare il recupero crediti
intervenire nel settore delle scommesse collegate a circuiti illegali attivi nel Nolano
Un quadro che, come sottolineato dagli inquirenti, apre uno scenario di elevata pericolosità nelle dinamiche della camorra tra Nola e territori limitrofi.





