La imprenditrice pompeiana Maria Rosaria Boccia, già finita al centro del cosiddetto caso Sangiuliano, ha annunciato il ritiro dalla corsa alle Regionali in Campania, dove era candidata come consigliere con la lista “Dimensione Bandecchi”. La decisione è stata comunicata attraverso una lettera indirizzata al fondatore del movimento, Stefano Bandecchi, nella quale Boccia spiega le motivazioni personali e politiche che l’hanno portata a fare un passo indietro.
“Ho ricevuto un secondo avviso di garanzia. Non avrei la forza di affrontare un nuovo calvario”
«Caro Presidente — scrive Boccia — nella serata di ieri ho ricevuto il mio secondo avviso di garanzia in poco più di un anno. È stata una notizia che mi ha profondamente ferita. Ho riflettuto a lungo, in silenzio, cercando la lucidità e il senso di responsabilità necessari per prendere una decisione difficile ma doverosa. Non avrei la forza di affrontare nuovamente un simile calvario. Per questo motivo ho deciso di ritirare la mia candidatura al Consiglio Regionale della Campania».
L’imprenditrice spiega di aver vissuto un anno complesso, segnato da «tensione, ostilità e ingiustizia», e di essere stata «travolta da un’ondata di odio mediatico e politico». Nel testo, Boccia parla anche delle ripercussioni sulla propria salute fisica e mentale, affermando di aver pagato «un prezzo altissimo in termini di stress, invalidità e prostrazione».
“Una scelta per tutelare il progetto politico e la squadra”
Boccia sottolinea che la sua decisione nasce dal rispetto verso Bandecchi e i compagni di lista:
«Faccio questo passo non solo per me, ma soprattutto per lei e per la nostra squadra. Non voglio che le vicende personali che mi hanno travolta possano offuscare il lavoro e la credibilità del progetto politico che stiamo portando avanti».
Nella lettera, l’imprenditrice esprime gratitudine al leader di Dimensione Bandecchi per il sostegno ricevuto:
«La ringrazio di cuore per avermi difeso con fermezza, per l’affetto e la stima che mi ha sempre dimostrato. So di appartenere a una comunità che crede nella libertà, nella verità e nella giustizia. È per rispetto di questi valori che ho deciso di fare un passo indietro».
“Non è una resa, ma un atto di rispetto”
Boccia conclude il suo messaggio precisando che il ritiro non rappresenta un abbandono della politica:
«Questa scelta non è una resa, ma un atto di rispetto verso me stessa, verso il partito e verso la verità. La politica, quando è autentica, è un atto d’amore e di coraggio. Continuerò a credere nel nostro progetto anche da fuori, perché rappresenta la possibilità concreta di cambiare un sistema che troppo spesso punisce chi osa essere libero».





