La tensione tra criminalità organizzata e polizia locale si fa sempre più altaa Pomigliano d’Arco. Gli ultimi episodi confermano un clima di scontro che sembra destinato a intensificarsi.
L’aggressione a un agente
Giovedì scorso una donna, già citata nell’ordinanza che a febbraio ha portato in carcere capi e gregari di due clan locali, ha aggredito un agente della polizia municipale durante un controllo. Dopo le minacce verbali, la donna è passata alle mani, provocando all’operatore una frattura alla mano che ha reso necessario il ricovero in ospedale.
Nonostante la gravità del gesto, nei suoi confronti è scattata soltanto una denuncia a piede libero. Una misura ritenuta da molti inspiegabile, soprattutto alla luce del comportamento tenuto negli uffici del comando: la donna ha continuato a minacciare il personale e a fare allusioni a possibili ritorsioni, citando persino l’ex comandante Luigi Maiello, storicamente considerato un ostacolo dalle cosche locali.
Tra le frasi pronunciate, anche un riferimento diretto all’incendio delle tre auto della polizia locale, episodio di matrice intimidatoria su cui la Procura di Nola indaga ormai da quasi tre anni.
Il nuovo episodio di lunedì
La tensione è esplosa nuovamente a inizio settimana. Un pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine, ha affrontato un controllo stradale con particolare violenza. L’uomo è riuscito a sottrarre ai motociclisti della polizia municipale un mezzo senza assicurazione e già sottoposto a sequestro, sul quale viaggiava un familiare.
Dopo essere fuggito contromano per eludere il fermo, il pregiudicato è tornato davanti al comando della polizia locale, aumentando la preoccupazione degli operatori. Per l’accaduto è stata trasmessa una dettagliata informativa alla Procura di Nola, che dovrà valutare le responsabilità e i provvedimenti da adottare.