All’AORN Santobono Pausilipon di Napoli è attivo da quasi dieci anni un programma innovativo di telemedicina: “Angelo Custode”. L’iniziativa, nata per supportare bambini affetti da gravi patologie croniche e neurodegenerative che necessitano di ventilazione assistita, oggi garantisce assistenza continua a oltre 30 piccoli pazienti in Campania.

Riconosciuto da Agenas come una delle 14 buone pratiche nazionali in materia di integrazione sociosanitaria, il progetto rappresenta un modello avanzato di assistenza domiciliare, capace di coniugare tecnologia e cura personalizzata.

Un modello di assistenza domiciliare innovativo

Il programma è gestito dalla UOSD Cure Domiciliari Complesse e Centro regionale Cure Palliative Pediatriche del Santobono, in collaborazione con le ASL di Napoli (NA1, NA2 Nord, NA3 Sud), Caserta e Avellino.

Grazie a questo sistema, i bambini possono ricevere cure altamente specializzate senza dover ricorrere costantemente al ricovero ospedaliero, con un impatto positivo sia sulla qualità di vita delle famiglie sia sulla continuità terapeutica.

I vantaggi della telemedicina per i piccoli pazienti

La dottoressa Anna Dolcini, responsabile della UOSD, ha sottolineato i benefici del progetto:

Riduzione degli accessi ospedalieri, grazie a un monitoraggio costante a distanza;

Integrazione delle visite domiciliari con i dati di ventilazione, disponibili anche nelle ore notturne;

Migliore comunicazione tra medici e caregiver, che possono contare su aggiornamenti rapidi e puntuali.

Il sistema utilizza una piattaforma cloud basata sul software Vivicheck, che consente di:

monitorare parametri vitali in tempo reale;

verificare l’aderenza alle terapie;

ricevere alert immediati in caso di anomalie;

generare report clinici completi.

Un “angelo custode” digitale per famiglie e medici

Il progetto “Angelo Custode” si configura come una vera e propria rete di protezione sanitaria digitale. Consente ai bambini di rimanere a casa, circondati dai propri affetti, pur essendo costantemente monitorati da specialisti.

«Abbiamo disegnato un percorso di assistenza che unisce strumenti tecnologici avanzati e cure personalizzate» – spiega la dottoressa Dolcini – «un esempio di digitalizzazione virtuosa dell’assistenza, particolarmente prezioso perché rivolto a bambini molto fragili, il cui accudimento rappresenta un impegno quotidiano gravoso per le famiglie».

Un esempio da seguire

Grazie a questa esperienza, la Campania si pone come regione all’avanguardia nell’utilizzo della telemedicina pediatrica. L’iniziativa del Santobono non solo migliora la qualità delle cure, ma contribuisce anche a ridurre i costi sanitari legati a ricoveri e spostamenti, rappresentando un modello da replicare a livello nazionale.