È scattata la mobilitazione nazionale per contrastare l’incendio che da ieri sta interessando una vasta area del Parco Nazionale del Vesuvio. Il Dipartimento di Protezione Civile ha annunciato l’impiego congiunto di forze aeree e terrestri per contenere le fiamme e limitare i danni ambientali.

Mezzi aerei e squadre a terra
Attualmente sono operativi sei Canadair e due elicotteri della flotta nazionale, supportati da mezzi aerei regionali. Sul terreno sono impegnate squadre dei Vigili del Fuoco, oltre 100 volontari di Protezione Civile e militari dotati di mezzi pesanti per agevolare le operazioni di spegnimento.

Intervento dell’Esercito
Anche l’Esercito Italiano sta partecipando alle operazioni, affiancando Protezione Civile Campana, Vigili del Fuoco e volontari. Oltre al personale, sono state messe a disposizione tre autobotti da 8.000 litri ciascuna per garantire un rifornimento costante d’acqua nelle zone più colpite.

Coordinamento e gestione dell’emergenza
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, segue da vicino l’evolversi della situazione, coordinando le attività di tutte le forze in campo. Le priorità sono la messa in sicurezza delle aree abitate limitrofe, la protezione del patrimonio naturale e il contenimento dell’avanzata del fuoco.

Un’emergenza ad alto impatto ambientale
L’incendio interessa un ecosistema unico e di grande valore naturalistico. Il Parco Nazionale del Vesuvio, noto per la sua biodiversità, rischia di subire gravi danni a flora e fauna. Gli esperti ricordano che le alte temperature e i venti forti possono favorire la rapida propagazione delle fiamme, rendendo l’azione tempestiva essenziale.