Una vasta operazione della Polizia Postale, sotto il coordinamento della Procura di Firenze, ha fatto emergere un articolato schema di truffa ai danni dello Stato, finalizzato alla sottrazione indebita del Bonus Cultura da 500 euro, noto anche come 18app.
Il bilancio dell’indagine è significativo:
10 persone denunciate,
decine di dispositivi sequestrati,
danno stimato per circa 400.000 euro.
Cos’era il Bonus Cultura 500 euro
Il Bonus Cultura da 500 euro è stato un’iniziativa del Governo italiano, attiva fino al 31 dicembre 2023, destinata ai neodiciottenni per promuovere l’accesso alla cultura.
Poteva essere utilizzato per acquistare:
libri,
musica,
biglietti per concerti, cinema, musei,
corsi di formazione.
Dal 2024, il bonus è stato sostituito da due nuovi strumenti:
la Carta Cultura Giovani,
la Carta del Merito.
Entrambi hanno finalità analoghe, ma con criteri differenti per l’accesso.
Come funzionava la truffa
Il sistema truffaldino ha sfruttato la natura telematica della piattaforma 18app, che richiedeva l’autenticazione con SPID. Il gruppo criminale, secondo quanto emerso, sarebbe riuscito a ottenere accessi non autorizzati agli account di decine di giovani, sottraendo i fondi a loro insaputa.
L’indagine partita da 70 denunce
Le indagini sono scattate nell’estate 2023, dopo che circa 70 giovani hanno denunciato l’improvvisa sparizione del proprio credito sulla piattaforma. In molti casi, i ragazzi hanno scoperto di essere stati truffati solo al momento di cercare di utilizzare il bonus, ritrovandosi con saldo a zero senza aver speso nulla.
Le segnalazioni hanno attivato il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Toscana, che ha ricostruito l’intera rete fraudolenta: un’organizzazione ben strutturata, capace di colpire in modo sistematico a livello nazionale.