La Procura della Repubblica di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, ha iscritto 25 persone nel registro degli indagati nell’ambito dell’indagine sul tragico incidente dell’impianto che ha causato la morte di quattro dei cinque occupanti di una cabina precipitata, provocando anche lesioni personali gravissime all’unico sopravvissuto. Tra i nuovi indagati anche il presidente Eav, Umberto De Gregorio.

Ipotesi di reato: negligenza e responsabilità tecniche
Secondo quanto riportato nell’avviso di accertamento tecnico irripetibile, visionato dall’AGI, ciascuno degli indagati è chiamato a rispondere, per le rispettive competenze e ruoli, di negligenza, imprudenza e imperizia. Le condotte contestate sono sia omissive che commissive, e si riferiscono a una pluralità di attività: progettazione, manutenzione, controllo, verifica, vigilanza e ispezione dell’impianto.

L’ipotesi investigativa è che queste condotte, tra loro indipendenti ma connesse nel risultato, abbiano concatenato una serie di eventi che hanno determinato il disastro.

Contestazioni specifiche a 14 tecnici
In particolare, 14 degli indagati, tutti tecnici incaricati di esprimere valutazioni sull’impianto, sono accusati di aver attestato falsamente l’assenza di criticità. Tali dichiarazioni, secondo la procura, hanno permesso la riapertura al pubblico dell’impianto il 10 aprile 2025 e il successivo esercizio dell’attività, decisioni rivelatesi gravi e infondate alla luce dell’incidente.

Fissato l’incarico ai periti: 23 maggio alle ore 15
Per procedere con gli approfondimenti, la Procura ha fissato per il 23 maggio 2025 alle ore 15 il conferimento dell’incarico ai periti che dovranno eseguire gli accertamenti tecnici irripetibili. Si tratta di una fase cruciale dell’indagine, dalla quale potrebbero emergere ulteriori responsabilità o confermare le ipotesi già formulate.