La terra continua a tremare nell’area dei Campi Flegrei, con una scossa di magnitudo 4.4 registrata nella notte. L’evento sismico ha provocato 11 ricoveri ospedalieri, la chiusura di una chiesa, di una unità abitativa e di una palazzina di sette piani. Tuttavia, secondo gli esperti dell’INGV, al momento non ci sono segnali di un’eruzione imminente.
L’analisi dell’INGV: bradisismo in intensificazione, ma nessun segnale di eruzione
Durante un punto stampa, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno spiegato che il fenomeno rientra nel processo bradisismico in corso, simile a quanto già avvenuto nell’agosto 2023 e nel maggio 2024. Perché si verifichi un’eruzione, dovrebbe esserci una risalita di magma in superficie, evento che al momento non è osservato.
Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha dichiarato che la situazione è monitorata con la massima attenzione, ma che al momento è possibile mantenere un atteggiamento di moderata tranquillità. L’attenzione resta alta per le persone coinvolte, che devono essere opportunamente alloggiate dopo l’evacuazione degli edifici danneggiati.
Perché la scossa è stata avvertita con intensità a Napoli
Il terremoto è percepito in modo significativo a Napoli, in particolare nella zona di Posillipo. Secondo gli esperti, ciò è dovuto alla direttività del sisma, ossia alla propagazione delle onde sismiche in direzione della città.
L’accelerazione al suolo registrata a Posillipo è stata di 0.16, un valore significativo, mai rilevato prima nella zona con l’attuale rete di monitoraggio. Tuttavia, l’INGV ha precisato che l’intensità varia notevolmente in base alla distanza dall’epicentro, con riduzioni del 20-40% allontanandosi di qualche centinaio di metri.