A Portici, in via Gaetano Poli, un 76enne è stato vittima di un tentativo di truffa telefonica, ma grazie al suo intuito e all’intervento tempestivo dei carabinieri, il crimine è stato sventato e il denaro è stato recuperato.
La Telefonata-Truffa
L’anziano ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è finto avvocato, raccontandogli che suo figlio era stato arrestato per aver investito una persona. Per evitare il carcere, il presunto legale chiedeva un pagamento immediato di 1.300 euro.
Convinto dell’urgenza della situazione, l’uomo si è recato in banca per prelevare la somma richiesta. Tuttavia, ha iniziato a sospettare di essere vittima di una truffa.
L’Incontro con i Carabinieri e l’Intervento
Mentre si trovava in un bar, il 76enne ha notato due carabinieri intenti a prendere un caffè. Senza parlare, ha avvicinato il cellulare all’orecchio di un maresciallo, che ha subito compreso la situazione.
I militari e la vittima hanno quindi messo in atto un piano per incastrare i truffatori. Fingendo di credere ancora alla storia, l’anziano ha accettato di consegnare il denaro e ha concordato un appuntamento in via Diaz.
L’Incontro e l’Arresto
Poco dopo, due giovani donne a bordo di una Jeep Renegade si sono presentate all’appuntamento, dichiarando di essere state incaricate di ritirare i soldi per conto dell’avvocato.
Non appena è avvenuto lo scambio, i carabinieri sono intervenuti, arrestando le due truffatrici:
Maria Lorusso, 20 anni
Arianna Pizzone, 23 anni
Entrambe erano già note alle forze dell’ordine per precedenti simili.
Inoltre, i militari hanno individuato e denunciato un 44enne, che faceva da palo, monitorando la situazione senza accorgersi della presenza dei carabinieri.