Un episodio di violenza e tensione si è verificato sul treno regionale 2482 Bologna-Milano, dove una giovane di 23 anni, originaria della Lombardia, è stata denunciata per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di armi.
L’aggressione a bordo del treno
La vicenda è iniziata poco dopo la partenza da Bologna, quando il capotreno ha richiesto l’intervento di un carabiniere della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), libero dal servizio, per identificare la ragazza, sorpresa senza biglietto.
La 23enne ha subito reagito in modo violento, insultando il militare e tentando di sputargli. La situazione è degenerata quando la giovane ha cercato di colpirlo con calci al basso ventre.
L’uso di armi e la minaccia ai viaggiatori
Nel tentativo di calmare la ragazza, il carabiniere è aggredito nuovamente: la 23enne ha estratto dallo zaino un’ascia e un piccone, minacciandolo e mettendo a rischio la sicurezza dei passeggeri.
Grazie alla prontezza del militare, i viaggiatori sono messi in sicurezza in un altro vagone, mentre lui è rimasto da solo con la ragazza. Dopo un violento confronto, è riuscito a disarmarla, ma non senza conseguenze: durante la colluttazione, la giovane gli ha inflitto un morso alla mano.
L’intervento della Polfer e il fermo
Quando il treno è giunto alla stazione di Parma, una pattuglia della Polizia Ferroviaria ha contribuito a immobilizzare la giovane, che è stata portata negli uffici della Polfer. La situazione ha richiesto l’intervento del personale sanitario del 118, che ha dovuto sedarla per calmarla.
Denuncia e conseguenze legali
La ragazza è denunciata per una serie di reati, tra cui:
Lesioni personali
Resistenza a pubblico ufficiale
Possesso ingiustificato di armi
Il militare, nonostante le ferite riportate, ha evitato conseguenze più gravi grazie alla sua professionalità e al sangue freddo dimostrato nel gestire una situazione di estrema pericolosità.