La notte di Natale si è trasformata in un incubo per il personale del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Un giovane di 27 anni, trasportato d’urgenza in stato di ebbrezza alcolica, ha dato luogo a un episodio di violenza che ha scosso profondamente l’intera comunità ospedaliera.
Un’escalation di violenza
Secondo le ricostruzioni, poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso, il giovane ha iniziato a creare scompiglio. Alzatosi dalla barella, ha ingaggiato una discussione accesa con una guardia giurata in servizio, culminata in un pugno sferrato contro quest’ultima. Da quel momento, la situazione è degenerata. Il ragazzo ha danneggiato suppellettili e infranto una vetrata, trasformando il reparto in un caos.
L’immediato intervento dei carabinieri della sezione radiomobile del Reparto territoriale ha posto fine all’aggressione. Il giovane è stato arrestato e successivamente sottoposto agli arresti domiciliari. La vicenda è stata resa nota da Mario Polichetti, medico e responsabile nazionale del comparto Sanità per l’Udc.
Violenza sugli operatori sanitari: un problema crescente
Polichetti ha sottolineato che l’episodio non è un caso isolato, ma rappresenta uno dei numerosi atti di violenza che il personale sanitario è costretto a subire quotidianamente. Durante l’udienza di convalida dell’arresto, il giudice del tribunale di Nocera Inferiore ha convalidato l’operato dei carabinieri, imponendo all’indagato l’obbligo di firma giornaliero presso la polizia giudiziaria.
«È inaccettabile che i nostri medici, infermieri e guardie giurate siano costretti a lavorare in un clima di insicurezza,» ha dichiarato Polichetti. «Dobbiamo sollecitare l’Asl a potenziare le misure di sicurezza negli ospedali per garantire un ambiente di lavoro più protetto. Le aggressioni non devono diventare una norma».