Un’altra scossa di terremoto ha colpito la provincia di Salerno, riaccendendo le preoccupazioni nella regione. Alle 16:10, i sismografi hanno registrato un movimento tellurico con una magnitudo stimata tra 3.9 nell’area del cratere, precisamente a Ricigliano, al confine tra Salerno e Potenza, lo stesso cratere che poi attivò il devastante terremoto del 1980 in Irpinia. Questo evento sismico risulta essere simile a quello avvenuto lo scorso 28 gennaio. La scossa è percepita in modo piuttosto intenso dalla popolazione locale, che ha condiviso immediatamente le proprie testimonianze sui social media. La chiara visibilità di questo ennesimo movimento sismico ha contribuito ad aumentare l’allarme tra i residenti, che iniziano a manifestare crescenti preoccupazioni.
La portata della scossa si è estesa su un’ampia area, dal fiume Sele agli Alburni fino al Vallo di Diano, coinvolgendo numerose comunità. Fortunatamente, al momento non sono stati segnalati danni significativi. Tuttavia, l’evento ha comunque suscitato apprensione e ha riportato all’attenzione la questione della sicurezza sismica nella regione. Da sottolineare è anche il fatto che la scossa è avvertita anche sul Vesuvio, evidenziando la sua vasta portata territoriale.
Gli enti preposti stanno monitorando attentamente la situazione e continuano a promuovere misure preventive e precauzionali per garantire la sicurezza della popolazione. È fondamentale rimanere vigili e preparati di fronte a eventi sismici, e la collaborazione tra autorità locali e cittadini è essenziale per affrontare efficacemente situazioni di emergenza.