Il governo si prepara a introdurre una nuova fase della Social Card, una misura di sostegno per le famiglie a basso reddito, che dovrebbe iniziare a distribuire 460 euro all’anno a partire dalla primavera o prima dell’estate. Tuttavia, fonti del ministero dell’Agricoltura raccomandano cautela riguardo al meccanismo di ricarica da 80 euro ogni due mesi, che sembra riguardare solo la vecchia Carta Acquisti. Attendiamo il decreto attuativo congiunto con i ministeri dell’Economia e delle Imprese per ulteriori dettagli.
Novità della Nuova Social Card:
Domanda Richiesta: A differenza della Carta Dedicata, che viene comunicata direttamente dal Comune, la nuova Social Card richiede un’apposita domanda.
Valore e Destinatari: Il valore della nuova Social Card è di 480 euro e è destinata esclusivamente ai cittadini di età pari o superiore ai 65 anni e ai genitori di bambini di età inferiore ai tre anni, secondo specifici criteri Isee previsti per le diverse categorie.
Recenti Sviluppi e Distribuzione:
Circa 1,3 milioni di famiglie con un Isee inferiore a 15.000 euro hanno avuto accesso alla Social Card, ma oltre 100.000 persone non hanno potuto effettuare il primo acquisto entro il 15 settembre scorso, perdendo così il beneficio. Tuttavia, grazie a un decreto attuativo congiunto dei ministeri dell’Agricoltura, delle Imprese e dell’Economia, e all’allocazione di 100 milioni di nuovi fondi, le Poste hanno ripreso a distribuire le card a queste persone a partire dal 15 dicembre.
Coloro che hanno ricevuto solo l’integrazione del bonus benzina potranno spendere il resto entro il 15 marzo. A maggio, eventuali fondi non spesi potranno essere utilizzati per ulteriori proroghe o aggiunti ai 600 milioni di euro stanziati per il 2024.
Esclusioni e Limitazioni:
Alcune categorie di cittadini, anche con un basso Isee, sono escluse dall’accesso alla Social Card, come i titolari dell’Assegno di inclusione, i percettori di Naspi, Dis-Coll, Naspi e altri sussidi.
La Social Card consente l’acquisto di una serie di prodotti alimentari definiti da una lista pubblicata dal ministero dell’Agricoltura e dell’Economia. Tuttavia, ci sono alcuni prodotti, come cibi in scatola, marmellate e farmaci, che non possono essere acquistati con la carta.