L’assegno unico rappresenta un sostegno fondamentale per le famiglie italiane, soprattutto per quelle che si trovano in condizioni economiche più difficili. Dal 2024, gli importi dell’assegno unico sono stati rivalutati per adattarsi alle esigenze delle famiglie e garantire un supporto più adeguato. Tuttavia, oltre al contributo base, vi sono diverse maggiorazioni che possono influenzare l’importo complessivo che spetta a ciascun nucleo familiare. Il sistema dell’assegno unico tiene conto di diversi fattori per determinare l’importo finale. Innanzitutto, vi è una scala di importi che variano in base al reddito e all’Isee del richiedente. Il contributo base va da un minimo di 57 euro per un figlio per chi ha un Isee oltre 45.574,96 (o non presenta l’Isee) fino a un massimo di 199,4 euro per redditi fino a 17.090,61 euro. CLICCA QUI PER IL SIMULATORE DI CALCOLO.
Figli ulteriori al secondo: previsto un aumento per ogni figlio oltre il secondo.
Non autosufficienti: I figli che necessitano di assistenza particolare o che non sono in grado di sostenersi autonomamente possono avere diritto a un aumento dell’assegno.
Figli con disabilità grave o media: Per i figli con disabilità grave o media, è previsto un aumento dell’assegno per garantire un sostegno adeguato alle loro esigenze.
Figli 18-20 anni disabili: Anche per i figli disabili di età compresa tra i 18 e i 20 anni, è previsto un aumento dell’assegno.
Disabili a carico maggiori di 21 anni: Anche per i figli disabili maggiorenni a carico, è previsto un aumento dell’assegno per garantire un sostegno continuativo.
Per madre di età inferiore a 21 anni: Le madri di età inferiore a 21 anni possono beneficiare di una maggiorazione dell’assegno.
Bonus secondo percettore di reddito: Viene previsto un bonus aggiuntivo in base al secondo percettore di reddito nel nucleo familiare.
L’INPS mette a disposizione un simulatore che consente ai contribuenti di calcolare l’importo approssimativo dell’assegno unico che spetta loro. Tuttavia, è importante ricordare che la simulazione ha valore puramente indicativo e che per ricevere effettivamente l’assegno unico è necessario presentare una domanda apposita attraverso i canali previsti dall’INPS, utilizzando le proprie credenziali o tramite patronati e contact center.