Una sconvolgente svolta nella tragica strage di Palermo ha portato alla luce un coinvolgimento inaspettato: la figlia superstite della famiglia, Miriam, è ora sotto inchiesta per il suo presunto ruolo nelle torture e nell’omicidio dei suoi familiari. Questo nuovo sviluppo è rivelato durante una conferenza stampa convocata dal procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, per illustrare i dettagli del triplice omicidio di Altavilla Milicia, in cui hanno perso la vita Alssandra Salamone e i suoi figli Kevin ed Emanuel. Il procuratore ha dichiarato che Miriam, la figlia di Giovanni Barreca, padre e marito delle vittime, è coinvolta nei riti di purificazione che hanno portato alle torture e all’uccisione della madre e dei fratelli. In seguito a questa rivelazione, la procura dei minori di Palermo ha aperto un’indagine contro la ragazza per concorso in omicidio.

La confessione di Miriam è avvenuta davanti alla procuratrice Claudia Caramanna, durante la quale ha fornito un resoconto agghiacciante dei terribili eventi che hanno portato alla morte della madre e dei fratelli. La ragazza ha descritto le torture subite dalla famiglia, le loro sofferenze e l’agonia fino alla morte, compreso il modo in cui è dato fuoco al corpo della madre e come ne sono seppelliti i resti.

Secondo quanto riferito dal procuratore Cartosio, il rito collettivo di purificazione era iniziato un mese prima e coinvolgeva tutta la famiglia Barreca, nonché i complici Massimo Carandente e Sabrina Fina. Questo delirio mistico ha infine condotto agli omicidi.

La vicenda continua a suscitare orrore e sgomento nella comunità, mentre le autorità continuano a indagare sui dettagli e sulle motivazioni dietro questo terribile crimine che ha sconvolto la città di Palermo.