Il protrarsi dello stato di agitazione dei dipendenti Sapna, che impediscono lo sversamento dei rifiuti nello stir di Tufino, sta creando notevoli disagi ai comuni dell’Ato Na3. Questa situazione potrebbe sfociare in un’effettiva emergenza, mettendo a rischio l’ordine igienico-sanitario della zona, dato che non è possibile raccogliere nemmeno le altre frazioni di rifiuti già conferite. I sindaci dell’Ato Na3 condannano le forme di protesta adottate dai dipendenti Sapna, ritenendo che queste vadano oltre le legittime prerogative sindacali e risultino irrispettose nei confronti dei cittadini. La protesta sta causando problemi di notevole entità, e i sindaci hanno rappresentato la situazione anche alla prefettura, evidenziando i rischi igienico-sanitari a cui la zona è esposta.

La volontà dei sindaci è quella di valorizzare ed espandere il settore dei rifiuti, soprattutto in considerazione dell’entrata in esercizio degli altri impianti a servizio degli Ato che sono attualmente in costruzione. Nonostante questa prospettiva di espansione, i sindaci ribadiscono che non intendono frammentare l’attuale perimetro di competenza delle ex società provinciali. Al contrario, sostengono di operare nel legittimo esercizio della podestà decisionale, avendo approvato un modello gestionale che garantisce il controllo pubblico prevalente per un segmento del servizio integrato considerato strategico.

La situazione, quindi, rimane tesa, con la protesta dei dipendenti Sapna che continua a generare difficoltà nella gestione dei rifiuti, mettendo a repentaglio la salute e il benessere della comunità locale. La speranza dei sindaci è che la situazione si risolva al più presto, consentendo una regolare raccolta e smaltimento dei rifiuti.