Il Ministero del Lavoro ha delineato le direttive relative all’esonero contributivo incluso nel bonus assunzione per le donne per l’anno 2024. Questi incentivi sono destinati ai datori di lavoro che assumono lavoratrici svantaggiate in settori caratterizzati da un gender gap superiore al 25%. Il decreto ministeriale n. 365, emesso il 20 novembre 2023, ha individuato specifici settori e professioni in base alle elaborazioni dell’ISTAT sul tasso di disparità di genere medio del 2022, attestato al 9,8%.
Settori Tutelati e Disparità di Genere
Il bonus incentiva l’assunzione di lavoratrici svantaggiate in settori come l’agricoltura, l’industria e i servizi privati. Tuttavia, emergono differenze significative nel gender gap tra questi ambiti. Ad esempio, il settore delle costruzioni registra una disparità di genere all’82,4%, mentre nei servizi della Pubblica Amministrazione tale divario è notevolmente inferiore.
Professioni e Condizioni di Svantaggio
Oltre ai settori, il bonus si estende anche a diverse professioni, evidenziando disparità marcate. Professioni come gli ufficiali delle forze armate presentano un gender gap del 98,3%, evidenziando una predominanza maschile in queste carriere.
Requisiti e Durata dell’Esonero Contributivo
I requisiti per accedere a questi incentivi includono l’assenza di un impiego retribuito per determinati periodi di tempo, variabili da sei mesi a due anni, a seconda delle circostanze. Inoltre, l’esonero contributivo si estende anche a donne con almeno 50 anni e disoccupate da più di un anno.
La durata dell’esonero contributivo varia a seconda del tipo di assunzione: 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni da determinato e 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato. Tuttavia, va sottolineato che, a partire dal 2023, l’esonero è tornato al 50% dopo essere stato al 100% per il biennio 2021/2022.





