Il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, ha annunciato un’importante iniziativa volta a migliorare le condizioni dei dipendenti pubblici in Italia. Durante una conferenza stampa tenutasi lunedì scorso, la premier ha dichiarato che a partire da dicembre, i lavoratori del settore pubblico vedranno un aumento anticipato nei loro cedolini, in attesa del rinnovo contrattuale previsto per il 2024. Questa mossa è stata accolta con entusiasmo da parte di circa 1,5 milioni di dipendenti pubblici e rappresenta un significativo passo avanti nell’ambito del welfare del lavoro.
L’incremento stipendiale è parte integrante della nuova legge di bilancio 2024, recentemente approvata. Il governo ha stanziato circa 7 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, evidenziando un impegno concreto nel migliorare le condizioni dei lavoratori del settore pubblico.
Mentre le trattative tra le confederazioni sindacali e il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo sono in programma nei prossimi giorni, l’anticipo stipendiale non dipenderà da tali negoziazioni. In altre parole, i lavoratori non dovranno attendere che siano raggiunti accordi tra le parti coinvolte nel processo.
Gli aumenti salariali, che influenzeranno positivamente i cedolini di circa 1,5 milioni di dipendenti contrattualizzati della Pubblica Amministrazione centrale, dovrebbero estendersi anche a oltre 670.000 dipendenti del settore sanitario. Tuttavia, è importante notare che impiegati e dirigenti delle Regioni e degli enti locali non saranno coinvolti in questi incrementi salariali, poiché queste amministrazioni gestiscono i rinnovi contrattuali con fondi propri. Per allineare i trattamenti salariali con quelli dei dipendenti statali, è necessario trovare spazi nel bilancio che garantiscano il pareggio dei conti.
L’importo dell’incremento varierà a seconda della posizione e dell’anzianità di servizio. Ad esempio, lavoratori al primo gradino degli organigrammi ministeriali riceveranno 662 euro lordi in più in busta paga, mentre i funzionari di terza area, fascia 1, vedranno un incremento di 845,7 euro. I dirigenti di prima fascia in cima alla piramide della Pubblica Amministrazione riceveranno un aumento di 1.939,7 euro.
Per quanto riguarda il settore dell’istruzione, con oltre 1,2 milioni di dipendenti, le cifre dell’incremento salariale saranno legate all’anzianità e al ruolo. Ad esempio, un professore delle scuole superiori riceverà un aumento di 829,2 euro se è in servizio da meno di otto anni, mentre questo importo aumenterà a 1.228,1 euro per coloro che insegnano da 28 a 34 anni. I dipendenti delle scuole medie inferiori riceveranno aumenti compresi tra 829,2 e 1.168 euro, mentre per il personale delle scuole dell’infanzia e primarie, gli aumenti saranno compresi tra 765,6 e 1.056,2 euro.
Nel settore sanitario, gli anticipi salariali si tradurranno in un aumento di 657,6 euro per un operatore di base, 1.053 euro per un infermiere specializzato e 1.516,4 euro per un medico.
Tuttavia, questi incrementi salariali dovranno affrontare il problema dell’inflazione, che ha raggiunto i massimi nel 2022 e nel 2023. Coprire completamente tale aumento richiederebbe più di 30 miliardi di euro, una sfida considerevole in termini di bilancio.