Una eccezionale tomba a camera, inviolata e in perfetto stato di conservazione, scoperta all’interno di terreni coltivati nel Comune di Giugliano in Campania (Na), nell’ambito del programma di lavori condotti da Acqua Campania S.p.A. per il ‘Completamento e adeguamento del sistema di alimentazione idrica dell’area Flegreo Domitiana’. Grazie a ricognizioni di superficie, in occasione delle indagini archeologiche preliminari prescritte dalla Soprintendenza per l’Area Metropolitana di Napoli, che hanno portato al riconoscimento di una dispersione di materiale di epoca storica, e a un’intuizione della dottoressa Simona Formola, funzionario responsabile per il territorio, è posizionato un saggio di scavo proprio in corrispondenza dell’area che si rivelera’ densa di sepolture, con riti diversi (sia ad inumazione che ad incinerazione), che testimoniano il lungo utilizzo dell’area a scopi funerari, con piu’ livelli di frequentazione, in un arco cronologico di almeno quattro secoli, dall’eta’ repubblicana a quella imperiale romana.
Quasi a delimitazione dell’area di necropoli, la cresta di un muro in opera incerta, assai ben costruito, si e’ rivelato essere il fronte di una monumentale tomba a camera, con l’ingresso ancora ben sigillato dall’originale lastra di tufo di chiusura, appena intaccata sulla sommita’ per creare un varco e consentire evidentemente l’accesso in una successiva fase di utilizzo del mausoleo, ben chiusa infine con tegole.