Dopo un quarto di secolo dall’emissione della sentenza di demolizione, un capannone industriale costruito senza le necessarie licenze a Torre Annunziata è finito abbattuto. La Procura oplontina ha disposto l’azione, che era in attesa di esecuzione dal 1998. Questo segna la fine di una lunga battaglia legale per garantire il rispetto delle normative edilizie.

La Struttura in Questione:
Il capannone industriale aveva una superficie di circa 800 metri quadrati e presentava una struttura principale e secondaria in acciaio. Era caratterizzato da pilastri in ferro tipo T di sei metri di altezza e una copertura con capriate reticolari a campata unica, sovrastante lamiere grecate, completamente rivestita con pannellature di lamiera. La struttura si trovava in via Settetermini, in un’area soggetta a vincolo sismico.

L’Abbattimento e il Proprietario:

L’abbattimento è stato eseguito direttamente dal proprietario del capannone, utilizzando un regime di autodemolizione. Questo significa che il proprietario ha effettuato la demolizione senza richiedere un contributo finanziario dal Comune o dalla Cassa Depositi e Prestiti. La decisione del proprietario di adempiere alla sentenza rappresenta un passo importante verso il rispetto delle leggi edilizie locali.

La Lunga Attesa per l’Esecuzione:

La sentenza di demolizione risaliva a 25 anni fa, ma l’abbattimento era stato rimandato fino a ieri. Questo ritardo nell’attuazione della sentenza solleva domande sulle procedure giuridiche e sugli sforzi necessari per far rispettare le normative edilizie.