Il tanto discusso bonus da 200 euro, introdotto dalla legge di Bilancio, è tornato a far parlare di sé nel mese di ottobre 2023, quando i lavoratori dipendenti hanno ricevuto la quarta tranche di questo incentivo economico. Tuttavia, l’accoglienza del bonus non è stata unanime, con molte voci che lo hanno definito poco più di una mossa propagandistica del governo.
A differenza della versione estiva, il bonus da 200 euro del 2023 è stato erogato in sei rate mensili, da luglio a dicembre. Questo ha portato a una distribuzione graduale dei fondi, con l’obiettivo di fornire un sostegno continuativo ai lavoratori dipendenti durante tutto l’anno.
Tuttavia, la principale critica sollevata riguarda l’importo relativamente basso di questo bonus e la sua distribuzione basata sul reddito. Per comprenderlo meglio, vediamo le fasce di reddito e gli importi corrispondenti:
10 euro netti per chi guadagna fino a 15.000 euro all’anno;
11 euro netti per chi guadagna fino a 20.000 euro all’anno;
14 euro netti per chi guadagna fino a 25.000 euro all’anno;
15,3 euro netti per chi guadagna fino a 30.000 euro all’anno;
16,4 euro netti per chi guadagna fino a 35.000 euro all’anno.
Questi importi, sebbene rappresentino un piccolo aiuto per i beneficiari, sono stati giudicati insufficienti da molti. In particolare, il personale della scuola, tra cui docenti ed ATA, ha espresso delusione per l’entità del bonus, considerando le sfide e le responsabilità che affrontano nella loro professione.
Molti beneficiari hanno utilizzato l’area riservata NoiPA per verificare gli importi accreditati nel cedolino di ottobre e calcolare quanto riceveranno con la quinta tranche del bonus a novembre.
In conclusione, il bonus da 200 euro del 2023 è un argomento dibattuto, con alcune persone che apprezzano il sostegno finanziario fornito, mentre altre lo ritengono insufficiente a fronteggiare le difficoltà economiche attuali. La discussione sulle politiche di sostegno economico ai lavoratori dipendenti continua a essere un tema centrale nel dibattito pubblico.
