Nelle ultime ore, la lotta al dilagante e inaccettabile fenomeno del bracconaggio ha fatto registrare un nuovo episodio nel territorio di Giugliano, dove due individui sono sorpresi mentre cercavano di cacciare uccelli e avifauna in generale. Tuttavia, anziché riuscire nei loro intenti illeciti, i bracconieri sono finiti scoperti e fermati da chi dedica la propria vita a contrastare queste attività illegali nell’ambiente naturale. Nel corso dell’operazione di contrasto al bracconaggio, gli uomini del Nucleo Carabinieri Forestali di Pozzuoli hanno collaborato con le Guardie venatorie e zoofile della Lega italiana Protezione Uccelli (Lipu), una onlus di volontariato che si impegna nella tutela e sicurezza dell’avifauna e del suo habitat.

I due bracconieri, un 60enne di Boscoreale e un 69enne di Arzano, sono individuati mentre utilizzavano un richiamo acustico elettromagnetico proibito, un dispositivo che attrae gli uccelli riproducendo in maniera perfetta i loro versi. Questi strumenti rendono le prede vulnerabili, facendole avvicinare in modo inconsapevole.

Alla vista dei militari dell’Arma e delle guardie della Lipu, i bracconieri hanno tentato di fuggire, cercando di disfarsi del dispositivo acustico, ma i loro sforzi sono vani. Raggiunti, bloccati e deferiti alle autorità competenti. Inoltre, le armi, 250 cartucce e il richiamo trappola sono stati sequestrati.

Nel corso dell’operazione, è scoperto che i bracconieri avevano in loro possesso un’alzavola, un’anatra di specie protetta. L’animale è soccorso e affidato al Centro recupero animali selvatici dell’ospedale veterinario dell’Asl Napoli 1, ma purtroppo è deceduto a causa delle ferite riportate.