Dal 18 luglio, i cittadini italiani avranno accesso a un nuovo strumento per supportare gli acquisti di beni alimentari di prima necessità. Si tratta della carta “Dedicata a te”, un’iniziativa solidale che mira a fornire sostegno alle famiglie in difficoltà economica. La carta è istituita grazie a un apposito fondo di 500 milioni di euro, stanziato nell’ultima legge di Bilancio, e sarà distribuita a 1,3 milioni di famiglie. “Dedicata a te” è una carta PostePay, sulla quale verranno caricati 382,50 euro all’anno per ciascuna famiglia beneficiaria. Gli importi saranno distribuiti automaticamente agli interessati, che non dovranno richiedere la carta, ma riceveranno una comunicazione dall’Inps in collaborazione con il Comune di residenza. Una volta ricevuta la comunicazione, i beneficiari potranno recarsi in un qualsiasi ufficio postale per il ritiro della carta.
La carta “Dedicata a te” consentirà l’acquisto di una serie di prodotti alimentari elencati in un apposito allegato del decreto interministeriale. Tra i beni disponibili ci sono carne, pesce, latte, uova, pane, biscotti, olio, pasta, verdure, legumi, frutta, acqua minerale, tè, caffè, zucchero, cioccolata e alimenti per l’infanzia. È importante notare che il decreto esclude esplicitamente l’acquisto di bevande alcoliche. Inoltre, i negozi aderenti sono invitati a praticare uno sconto del 15% sui prezzi di acquisto, al fine di mitigare l’impatto dell’inflazione.
I destinatari della carta solidale sono stati individuati dall’Inps in collaborazione con i Comuni. Sono considerate famiglie idonee coloro che sono iscritti nell’anagrafe e che presentano un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 15.000 euro. Inoltre, vi sono criteri prioritari basati sulla composizione familiare, come nuclei con almeno tre componenti, con un minore nato entro il 31 dicembre 2009 o entro il 31 dicembre 2005, o senza minori ma con almeno tre componenti. Le famiglie con un minore di 14 anni avranno la priorità su quelle con un minore di 18 anni, che a loro volta avranno la priorità sulle altre. Tuttavia, i nuclei familiari che già ricevono il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione o altri strumenti di contrasto alla povertà, così come coloro che ricevono la Naspi o altri ammortizzatori sociali, sono esclusi dal programma.
I Comuni hanno svolto un ruolo fondamentale nel consolidare le liste dei beneficiari redatte dall’Inps. I cittadini che sperano di essere ammessi al programma non dovranno compiere alcuna azione, se non attendere la comunicazione che confermi la loro idoneità. Alcuni Comuni consigliano di tenere aggiornati i propri nominativi sui citofoni e le cassette delle lettere. Una volta ritirata la carta presso l’ufficio postale, i beneficiari dovranno effettuare il primo acquisto entro il 15 settembre, al fine di mantenere il beneficio.