Il governo Meloni ha presentato un emendamento alla riforma fiscale che prevede una serie di agevolazioni fiscali per i dipendenti. In particolare, si prevede una riduzione delle tasse sulle tredicesime, i premi di produttività e gli straordinari che superano una determinata soglia, sebbene non ancora definita. Al momento, non è stata introdotta la flat tax incrementale per i dipendenti, ma non è esclusa la possibilità che venga implementata in futuro.
Attualmente, l’ipotesi più probabile per la tredicesima è una detassazione al 15%. Non è ancora chiaro se questa misura sarà temporanea per un solo anno o se diventerà strutturale. Inoltre, non è ancora stabilito se entrerà in vigore a partire da Natale 2023 o dal 2024. Se questa riforma fosse accompagnata dal mantenimento del taglio del cuneo fiscale al 6% e 7% per i redditi fino a 35.000 euro, considerando anche la prossima riduzione dell’Irpef, i lavoratori potrebbero beneficiare di un risparmio significativo in busta paga.
Tuttavia, è necessario individuare le coperture finanziarie per implementare queste agevolazioni fiscali. Attualmente, si sta cercando una soluzione per garantire le risorse necessarie. In ogni caso, i calcoli indicano che il bonus della tredicesima detassata potrebbe portare a un risparmio consistente per i lavoratori.
Secondo le valutazioni fatte da Giuseppe Buscema, esperto della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, i lavoratori con diverse fasce di reddito potrebbero trarre vantaggio da queste misure. Ad esempio, un lavoratore con un reddito mensile lordo di 1.000 euro potrebbe ottenere un risparmio mensile di 40 euro in più in busta paga. Questo risparmio aumenta man mano che il reddito aumenta, con benefici che possono arrivare fino a 100 euro al mese per chi guadagna 2.500 euro.
Se il bonus tredicesima venisse introdotto entro la fine dell’anno o se fosse confermato il taglio del cuneo fiscale nel 2024, i lavoratori potrebbero beneficiare di un effetto cumulativo notevole. Ad esempio, un lavoratore con un reddito annuo di 15.000 euro potrebbe risparmiare quasi 600 euro netti in un anno. Per i redditi fino a 35.000 euro annui, il beneficio complessivo potrebbe arrivare a circa 1.800 euro netti.