Il Governo italiano ha scelto Vittorio Pisani come nuovo capo della Polizia, prendendo il testimone da Lamberto Giannini, nominato prefetto di Roma. Pisani è un 56enne catanzarese di nascita e napoletano d’adozione, con una lunga carriera nella lotta alla camorra. Dal 1990 al 1999, Pisani stato funzionario responsabile di diverse sezioni investigative della Squadra Mobile di Napoli, mentre nel 1998 è promosso per merito straordinario al grado di vicequestore aggiunto per la cattura dei capi latitanti dell’Alleanza di Secondigliano, un’operazione fondamentale nel contrasto alla camorra dell’epoca. Nel 2004, Pisani è nominato capo della Squadra Mobile di Napoli, diventando celebre per l’arresto dei boss superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine e Michele Zagaria, una vicenda persino raccontata in una fiction Rai intitolata “Sotto copertura”.
Prima di diventare capo della Mobile partenopea, Pisani ha ricoperto l’incarico di funzionario coordinatore di indagini in materia di criminalità organizzata e di ricerca latitanti al Servizio centrale operativo della Polizia. Tuttavia, come spesso accade agli uomini dello Stato che si espongono in prima linea nella guerra alla criminalità organizzata, anche il superpoliziotto è finito nei guai giudiziari. Nel 2011, Pisani è sotto inchiesta per presunto favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, a causa delle dichiarazioni – che poi si sono rivelate calunniose – di un collaboratore di giustizia: Salvatore Lo Russo. Alla fine, i processi lo hanno scagionato da tutte le accuse e Pisani è uscito a testa alta. Nel 2016, è promosso al ruolo di dirigente superiore, con decorrenza proprio a partire dal 2011, cioè dall’anno dell’inizio della vicenda giudiziaria che lo aveva coinvolto.
Dopo la promozione del 2016, Pisani è assegnato alla Direzione centrale dell’immigrazione e Polizia delle frontiere, mentre al Viminale il ministro era Matteo Salvini. Nel febbraio 2021, Pisani è nominato prefetto e collocato fuori ruolo alla presidenza del Consiglio, mentre nel 2021 il premier Mario Draghi gli aveva affidato la vicedirezione dell’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna).