Il governo sta mettendo a punto un decreto, chiamato decreto Lavoro, che punta a favorire il ricambio generazionale attraverso la possibilità di pensione anticipata per i lavoratori anziani e l’assunzione di giovani al loro posto. In particolare, il decreto prevede la proroga di due anni dei contratti di espansione, una tipologia di contratto che consente ai lavoratori di accedere alla pensione fino a 5 anni prima rispetto all’età pensionabile prevista per legge.
Il contratto di espansione è un accordo tra sindacati e azienda che prevede un prepensionamento anticipato del lavoratore, il quale riceve un’indennità pagata dall’Inps ma a carico del datore di lavoro. Questa indennità è pari all’importo della pensione maturata fino a quel momento. Se mancano più di 5 anni al raggiungimento della pensione, il lavoratore può optare per una riduzione dell’orario lavorativo e ricevere un’indennità pagata dallo Stato fino a un massimo di 18 mesi. L’orario ridotto può andare da un taglio del 30% fino al 100%.
Inoltre, il decreto prevede che per ogni tre dipendenti che accedono al prepensionamento anticipato, l’azienda dovrà assumere un giovane al loro posto, favorendo così il ricambio generazionale. L’obiettivo è quello di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e garantire un rinnovamento delle competenze all’interno delle aziende.